Le serate invernali tra amici, per una parte consistente di ragazzi e ragazze (non solo nerd), sono deputate alla visione di film o ai giochi da tavolo.
Monopoli, Risiko, Tabù ecc... sono i vecchi classici, quelli che non muoiono mai e che ogni tanto ci piace riprendere per poi riporli di nuovo per lungo tempo perché ci son venuti a noia. Di nuovo.
Quello che forse non tutti sanno è che esiste un mercato molto ampio di giochi DI CARTE non collezionabili che hanno fatto breccia nel cuore dei giocatori e che in Italia è quasi un'esclusiva della casa editrice DV Giochi, famosa soprattutto per aver brevettato il suo BANG! Game System.
Ora, personalmente mi premeva recensire non tanto l'originale BANG!, quanto l'ultimo uscito SAMURAI SWORD, che si basa sul sistema di gioco del primo.
Ho pensato così di dividere la recensione in due parti, una...
PER CHI NON CONOSCE BANG! (scendi giù se lo conosci già)
Con la scatola da 19.99€, dove troviamo 7 carte ruolo, 16 carte personaggio, 80 carte da gioco, 7 carte riassuntive, 7 plance personali, 30 segnalini pallottola, 1 libretto delle regole, verremo catapultati nel vecchio West e ci ritroveremo a duellare con i nostri amici a colpi di pistola o fucile.
Il gioco non è difficile: ogni giocatore possiede un ruolo ed appartiene ad una fazione. Ci sono lo Sceriffo, i suoi vice, i fuorilegge e il rinnegato.
Lo sceriffo è l'unico ruolo che viene scoperto, gli altri restano segreti.
Inutile dire che i vice dovranno aiutare lo sceriffo a difendersi dai fuorilegge e dal rinnegato, mentre i fuorilegge non avranno altro scopo se non quello di farlo fuori.
Il rinnegato, unico personaggio leggermente diverso, deve rimanere l'ultimo in gioco per portare a casa la vittoria, giocando in pratica solo per se stesso.
Capire i ruoli e rivolgere i propri Bang! nella direzione giusta è fondamentale per far vincere la propria squadra.
Che poi si utilizzi una Colt, una Derringer o un Winchester, poco importa, l'importante è sparare!
Una delle regole base del game-system è quella che riguarda la posizione dei giocatori attorno al tavolo. La distanza che ci separa dai nostri avversari (o compagni) determina la possibilità o meno di colpirli con determinate armi. Per raggiungere con un Bang! (una delle carte principali del gioco) un giocatore che è seduto a due posti di distanza dal nostro, avremo bisogno di una pistola o di un fucile che possa raggiungere o superare tale distanza. Diverse carte possono agire su questa distanza per movimentare il gioco; ad esempio un buon cavallo, diciamo un Mustang, può renderci bersagli più difficili aumentando la nostra distanza di uno. Un mirino applicato alla nostra arma, invece, può aiutarci a colpire anche i giocatori più lontani e così via...
BANG! risulta essere un ottimo passatempo per le nostre serate, si può giocare con un massimo di 7 giocatori (8 se si aggiungono le diverse espansioni che già esistono del gioco, che però a mio avviso sono piuttosto inutili se non dannose) e non risulta mai noioso se non all'inizio, quando ancora non si hanno chiare le regole e le funzioni delle carte.
E l'altra...
PER CHI CONOSCE BANG!
"Tra gli alberi il ciliegio, tra gli uomini il samurai" recita il libretto di istruzioni di SAMURAI SWORD. Infatti non ci troviamo più nel vecchio West, ma nel Giappone Feudale.
Se prima di acquistare questo gioco pensavo che la differenza rispetto al suo "fratello maggiore" stesse solo nell'ambientazione, dopo averlo giocato mi sono dovuto ricredere.
È vero che SW è basato sul Bang! Game System, ma è anche vero che a mio parere ne affina e migliora, con pochissimi accorgimenti, l'esperienza di gioco.
I ruoli e le fazioni sono identiche a quelle di BANG!: abbiamo uno Shogun (Sceriffo), i Samurai (Vice), i Ninja (Fuorilegge) e un Ronin (Rinnegato); stessa cosa dicasi per la distanza che influenza il combattimento (qui chiamata "difficoltà di attacco").
Le armi vengono utilizzate come i Bang! ed hanno una gittata, che indica fino a che distanza possono colpire, e un valore che indica quante ferite infliggono. Dopo il loro uso vengono scartate. Ovviamente abbiamo anche il classico contrasto "Parata" che fa da contraltare al "Mancato" di Bang!
Ma attenzione: la caratteristica saliente che differenzia SW da BANG! sta nelle condizioni di vittoria. Una delle pecche del gioco ambientato nel Far West sta nel fatto che se un giocatore finisce tutti i propri punti ferita e muore relativamente presto, rischia di rimanere con le mani in mano fino alla fine della partita. La cosa diventa piuttosto snervante qualora la partita andasse per le lunghe.
In Samurai Sword, invece, vengono introdotti i "Punti Onore" (la vera novità del gioco).
I punti onore si perdono SOLO quando si è perso l'ultimo dei punti ferita (che verranno comunque rigenerati al turno successivo). Ogni giocatore all'inizio della partita possiede 4 punti onore, eccetto lo Shogun che ne ha 5, e durante il gioco può sia perderne che acquisirne.
Quando un giocatore perde l'ultimo dei punti onore, il gioco termina e si fa la conta per stabilire quale squadra ne ha di più e che quindi sarà la vincitrice.
Anche qui viene introdotta una nuova regola: esiste una tabella che indica, a secondo del numero dei giocatori, dei moltiplicatori dei punti onore per ogni ruolo.
Così, ad esempio, se si gioca in 7, il Ronin moltiplicherà i suoi punti onore per tre (rendendo così il suo ruolo più equilibrato, considerando che in pratica gioca solo contro tutti).
Il prezzo della scatola è di 19.99€ e contiene
7 ruoli
12 personaggi
90 carte da gioco
1 carta riassuntiva
30 punti onore
36 punti resistenza
1 libretto delle regole
Insomma, a mio avviso SAMURAI SWORD perfezione e migliora alcune piccole lacune di BANG!, ma se non avete mai acquistato nessuno dei due giochi il mio consiglio è questo: decidete se vi piace più impersonare un pistolero del selvaggio West o se alle pistole preferite le lame dei samurai, e in base a questo orientate il vostro acquisto.
Ma con un mazzo si può giocare in molti, come un qualsiasi gioco di carte, giusto?
RispondiEliminaSì, un mazzo basta per giocare fino a 7 giocatori.
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